Termo Compost

La partecipazione allo startupweekend è stata una esperienza entusiasmante, per la crescita del progetto di termocompostaggio.

Ho presentato questo progetto, che consiste nel recupero di rifiuti organici come le ramaglie, che vengono triturate e sistemate in un cilindro che occupa una superficie di circa 20 m2. Questo reattore energetico sviluppa calore costante a 55°C per circa un anno. Inoltre può essere collegato con delle tubature ad un impianto di riscaldamento civile o industriale e integrare l’apporto di energia.

Il team formato sul posto era molto eterogeneo sia in termini di età, dai 21 agli 80 anni, avevamo in squadra lo startapper più longevo d’Italia, oltre che varie competenze: chimica e tecnologie per l’ambiente, chimica e tecnologie farmaceutiche, ingegneri gestionali e delle costruzioni, amministratori locali, agenti del turismo, docenti e agricoltori; elenco velocemente i nomi:

Giorgia Giambenini, Rebecca Savoretti, Elisabetta Ghirardella, Vanessa Piscaglia, Cesare Mainardi, Matteo Capuano, Lorenzo Cantori, Francesco Zanchini, Maurizio Bellavista e Rick Bonanni.

Lo startupweekend ci ha fatto ben scontrare con la realtà delle normative e fattibilità di un idea d’impresa che vuole trasformarsi in vera impresa, attraversando e cercando di capire i punti deboli e quelli di forza, stilare un business plan, capire quelli che sono le forme sociali più adatte e tanto altro ancora, oltre che alla presenza di tutor, i quali a rotazione ci assistevano e ci davano importanti spunti su cui riflettere.

Direi che ci rimane ancora da lavorare per realizzare l’idea.

Vanessa Piscaglia

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